Nonostante la tecnologia in generale sia sempre più assistiva ed inclusiva, la maggior parte dei siti e delle applicazioni web risultano ancora non esserlo. Il legislatore ha definito come “accessibile” un sito che abbia la capacità, nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili e senza discriminazioni anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari (art. 2, comma a, Legge 4/2004). Le principali disabilità che impediscono la fruibilità di un applicativo web sono quelle uditive, visive, cognitive e fisiche lievi. Un sito web quindi dev’essere il più possibile percepibile, operabile, comprensibile e robusto.